Vanoli in conferenza stampa: “Elmas è ancora indietro, Salama non è arrivato per sostituire Zapata”
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Alla vigilia di Torino-Genoa, il tecnico dei granata Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa. Quello che Vanoli ha in mano, dopo la chiusura del calciomercato invernale, è un Torino fortemente rinnovato. Gli arrivi di Elmas e Biraghi hanno dato nuovo animo alla formazione granata che, nel frattempo, ha perso Ilic e ha ottenuto Casadei per la mediana. Con questa forte ventata di novità, ora la formazione piemontese si prepara a questa sfida dal sapore di derby. Qui di seguito, gli spunti più importanti della conferenza stampa di Vanoli.
La conferenza stampa di Vanoli alla vigilia di Torino-Genoa
“La squadra sta bene. Abbiamo fatto un’ottima settimana, peccato per l’infortunio di Njie. Non mi resta che fargli un in bocca al lupo, gli siamo vicini. Ma gli faccio i complimenti perché è stato un gladiatore: il malleolo è doloroso, ma ha finito la partita. È il segnale di uno spirito che si avvicina a quello che dico da tempo“.
Nuovi arrivati
“Ho parlato con loro e stanno andando bene, sono contento. Ho parlato con loro singolarmente e collettivamente, più velocemente capiscono le mie idee e più rapidamente potranno darci una mano. Sono arrivati ragazzi molto motivati, è ciò che cercavo. E poi volevo cercare ragazzi mentalizzati: Elmas ha vinto un campionato, Biraghi è stato con me all’Inter e ha fatto finali europee, Casadei ha prospettive importanti e l’ho conosciuto in Primavera all’Inter e l’ho trovato maturato. E poi c’è la sorpresa Salama”
Mancato arrivo del sostituto di Zapata
“In questi giorni mi ha un po’ irritato e deluso è leggere ‘”Vanoli deluso, arrabbiato, irritato“. Non ho bisogno di interpellare nessuno su queste cose: io sono sempre sincero. Mi chiedete una cosa che non condivido: gli acquisti sono stati condivisi, la società ha lavorato bene. Abbiamo preso giocatori di valore e di mentalità, che hanno vinto e sanno come fare uno scalino in più. Di tutti questi, quello un po’ più indietro di condizione è Elmas: è normale per ciò che ha vissuto in Germania. Io ho chiesto il sostituto di Zapata ma sapete che sostituire Duvan non è facile, soprattutto a gennaio. Non faccio nomi, ma sappiamo le caratteristiche che ha Zapata: per sostituirlo, ci voleva un livello alto. Una settimana fa, parlando con Vagnati, gli ho detto: “Se non riusciamo ad arrivare ad un profilo importante, e ci mette Adams e Sanabria, lavoriamo per rafforzare la rosa perché abbiamo cambiato sistema di gioco”. Ora voglio positività e unione, c’è ancora una cosa da raggiungere velocemente“.
Ruolo di Biraghi
“Biraghi può fare il quinto o da terzino sinistro, anche sulle palle inattive può dare una mano. I nuovi sono giocatori duttili: Biraghi all’Inter con me faceva il quinto e lo faceva bene, ha giocato in una difesa a quattro“.
Elmas
“I nuovi arrivati tutti a disposizione, il più indietro è Elmas: dobbiamo essere bravi a tenerlo con noi, dargli minutaggio, senza esagera. Sarà un lavoro capillare, è un giocatore che ci può aiutare. Gli altri sono arrivati in buone condizioni, è normale che devono entrare in un contesto e far capire di meritarsi il posto“.
Salama
“Faccio una premessa su Salama: non è stato preso per sostituire Zapata. Lui è un ragazzo giovane, che conosco poco e me ne ha parlato bene Vagnati. Dopo l’infortunio di Njie, siamo riusciti a integrare nella rosa un giocatore che può fare l’esterno o la punta. Salama è arrivato motivato, è un giocatore che porterò subito in panchina perché ha minutaggio. Poi dovrà capire il calcio italiano, sarà mia premura aiutarlo“.
Casadei
“Casadei per me può giocare in un centrocampo a due e ha tempi d’inserimento, ha potenzialità anche per segnare. Oggi, possiamo avere un centrocampo a tre con più gamba: era una prerogativa che in questa squadra mancava“.
Schuurs
“Schuurs sta continuando la rieducazione. Lo abbiamo mandato da uno specialista, per aiutarlo a superare il calvario. L’ho sentito, è motivato a rientrare al più presto. Spero di dargli un supporto psicologico, stando lontani dal campo si soffre. Ma forse è meglio non stare vicini ai compagni per non affrettare le cose“.