Udinese, il patron Pozzo incorona Pafundi: “In futuro sarà lui il titolare”
Giampaolo Pozzo è da 39 anni alla guida dell’Udinese: un vero e proprio simbolo del calcio italiano degli ultimi anni. In un periodo in cui molte squadre hanno cambiato proprietà ed in cui, talvolta, ci sono nomi che vanno e vengono con grande frequenza, la continuità della famiglia Pozzo è un caso sui generis in Serie A.
Pozzo ha parlato quest’oggi a RAI GR Parlamento, durante la trasmissione La Politica nel Pallone, in cui ha rilasciato una lunga intervista e molti spunti importantissimi per l’Udinese di oggi e del futuro. Di seguito, vi proponiamo alcuni degli spunti più interessanti, in ottica fantacalcio, su ciò che riguarda l’Udinese. In particolare, la scelta che ha condotto a Kosta Runjaic come nuovo allenatore, la scorsa estate, nonostante si trattasse di un nome completamente fuori dalla Serie A, prima d’ora. E poi anche la gestione di alcuni dei gioielli di casa Udinese: l’enfant prodige Simone Pafundi, classe 2006 di recente rientrato dal prestito al Losanna, e Lorenzo Lucca.
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Udinese, Pozzo spiega le sue scelte e la gestione dei calciatori
La scelta di Runjaic
“Nella scelta di Runjaic, l’aspetto tecnico lo ha sempre seguito mio figlio, come da tanti anni a questa parte. Ormai il calcio è cambiato: se una volta si cominciava dalla Primavera e si cercava nel territorio, ora la necessità è quella di trovare nomi da tutto il mondo. E, quindi, le selezioni vengono fatte a livello mondiale. Runjaic ha fatto una serie di esperienze ed è un allenatore idoneo per i nostri calciatori, che sono di tante etnie e c’è bisogno di fare squadra“.
Runjaic è stata inevitabilmente una ventata d’aria fresca in casa Udinese. Lo dimostra il fatto che, con 36 punti in 26 partite, l’Udinese ha quasi pareggiato i punti dell’intera stagione (37). E molto dipende sicuramente dal nuovo modo di lavorare di Runjaic, che ha saputo tirare fuori il meglio dai giocatori che ha a disposizione. Inoltre, il decimo posto attuale, se confermato, sarebbe la migliore posizione in classifica dell’Udinese da 12 stagioni a questa parte: l’ultima volta fu il quinto posto del 2012/13.
Pafundi
“È un giocatore molto apprezzato dall’allenatore: lui lo segue, si allena con la squadra. È sicuramente un titolare del futuro. Sta continuando con progressi importante. Giochiamo in Italia, la Serie A è molto competitiva e bisogna avere pazienza“.
Simone Pafundi, classe 2006, è in gioiellino di casa Udinese. Dopo aver esordito nel maggio 2022, ad appena 16 anni, non è riuscito a trovare continuità negli anni a seguire. E, addirittura, lo scorso anno ha lasciato momentaneamente la formazione bianconera per tentare di farsi le ossa lontano dalla Serie A, ma senza successo.
Lucca
“Lui è un calciatore un po’ particolare: è un combattente su tutte le palle e non riesco a paragonarlo ad altri calciatori. Abbiamo avuto tantissimi attaccanti, forse posso dire che di testa è come Bierhoff, ma anche lui aveva caratteristiche diverse. In questo momento, non posso parlare di cifre. Lui deve continuare a fare la sua stagione. Non siamo qua solo per vendere, ma per giocare e soprattutto ottenere obiettivi. A me piacerebbe tornare in Europa: è un po’ di anni che non ci andiamo. A fine stagione parleremo di cifre, trasferimenti… Se i calciatori stanno bene poi noi non cerchiamo di venderli“.
Lorenzo Lucca è il leader offensivo e, sicuramente, l’uomo di maggiore valore della formazione bianconera. Lo scorso anno si è preso pian piano il suo spazio, ma ha sofferto della situazione non idilliaca della squadra. Quest’anno, con un ruolo più centrale e continuità di progetto, sotto la guida di Runjaic, è riuscito ad alzare l’asticella di prestazioni e statistiche.
