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Napoli: Conte fa il punto sulle condizioni di Kvaratskhelia

condizioni Kvaratskhelia Napoli
Getty Images

Antonio Conte in conferenza stampa parala della sconfitta del Napoli e delle condizioni di Kvaratskhelia. Gli azzurri naufragano nel secondo tempo dopo un primo tempo dove sembrava poter mettere alle corde la squadra di Zanetti. Tra le note negative della partita c’è anche l’uscita per infortunio del georgiano.  Il 77 azzurro prima vede stoppato la sua conclusione a botta sicura da uno strepitoso ripiegamento difensivo di Tchatchouna e poi si accascia sul campo e chiede il cambio.

Le parole di Conte sulle condizioni di Kvaratskhelia

Antonio Conte sulle condizioni di Kvaratskhelia dopo la sconfitta del Napoli.

Ha preso un colpo alla testa e poi ha dovuto chiedere la sostituzione, forse ci stava un’ammonizione, comunque ora sta abbastanza bene“.

Conte prova ad analizzare la partita del Napoli.

“Penso che la partita si divida in due tempi, nel primo il nostro portiere non ha fatto una parata, poi è logico che quando trovi squadre che difendono basse è logico non avere tante occasioni ma quelle che hai le devi sfruttare. Nel primo tempo ero soddisfatto della prestazione della squadra. Nel secondo pronti via e siamo partiti con un atteggiamento soft, abbiamo preso goal e c’è stata confusione. Abbiamo cercato di risolverla in maniera arruffona. Abbiamo subito dei goal particolari, quello su cui dobbiamo riflettere è l’arrendevolezza, la cosa più brutta che mi porto dietro aldilà del risultato. Ci siamo squagliati come neve al sole e questo è grave“.

La spiegazione del crollo del Napoli secondo Conte.

“Io mi prendo le mie responsabilità, e se qualcuno non fa attenzione a questo non mi conosce. Io sono uno che quando parla si prende le responsabilità, stasera me le prendo, c’è da vergognarsi e chiedere scusa però è inutile ripetere quello che ho detto ieri perché altrimenti non mi date rispetto e non ascoltate quello che dico. Pochissime volte sia da calciatore che da allenatore ho vissuto serate come questa. Sono venuto ad allenare questa piazza con entusiasmo perché questa piazza se lo merita. Oggi il mio cuore sanguina, spero che lo faccia anche quello di tanti calciatori”.

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