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Lazio-Napoli, Dia non al meglio: Pedro scalpita per partire titolare

Lazio-Napoli
Getty Images

Marco Baroni sta preprando la sua Lazio per il terzo scontro stagionale contro il Napoli di Antonio Conte. La suggestione di un filotto di tre vittorie su tre fa già esaltare i tifosi biancoceleste. Ma non solo: il recente infortunio di Neres è un’ulteriore messaggio per il tecnico della Lazio. La selezione capitolina ha tutte le carte in regola per poter fare la differenza.

A questo proposito, c’è un calciatore che sembra avere la forma fisica e mentale perfetta per essere l’uomo decisivo. Dopo la doppietta contro il Monza, Pedro si candida ad una maglia da titolare. In una sfida in cui Baroni ha dato spazio a tante seconde linee, lo spagnolo è subentrato a Dia alla mezz’ora del primo tempo, giocando un’ora circa di partita. Ma maturando risultati che ci si attende, piuttosto, da un titolare indubitabile. Non da un calciatore di talento, ma con la casella dell’età che recita la cifra 37. Ed ora il senegalese potrebbe sedersi in panchina sin dall’inizio, nella prossima sfida.

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Lazio, l’infortunio di Dia apre a Pedro

La coppia d’attacco formata da Dia e Castellanos, con il primo utilizzato da “numero 10”, alle spalle dell’argentino prima punta, è stata una delle piacevoli scommesse di questa stagione. La Lazio viaggia ad un ritmo paragonabile a quella del Napoli, capolista, quando ha i due tenori in campo in campo contemporaneamente. Per questo motivo, Baroni non vorrebbe cambiare questa formula vincente.

Ad inficiare sulla scelta, però, ci sono le condizioni di Dia, fermato da un guaio alla caviglia che permette a Pedro di prendere quota. L’attaccante spagnolo sta vivendo una seconda giovinezza. Seppur più incisivo a gara in corso, lo spagnolo è un talento indubitabile che, contro la retroguardia azzurra, potrebbe fare la differenza. Specialmente considerando che il ritorno di Buongiorno impone maggiori attenzioni per il centravanti. E Pedro, che è una seconda punta molto più mobile e dedita anche al gioco lontano dall’area di rigore, potrebbe trovare i suoi spazi vitali preferiti per distinguersi dalla massa.

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