Conceiçao cambia subito: Joao Felix entra in campo a metà primo tempo
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Joao Felix scende in campo in Milan-Lazio ed al fantacalcio, ma non nel modo atteso. Sergio Conceiçao rinnega le sue scelte di formazione dopo appena 37′: tanto basta al tecnico del Milan per lanciare in campo Joao Felix, inizialmente finito in panchina, contro la Lazio. Il portoghese classe 1999 non era stato inserito negli undici iniziali. Una scelta apparsa conservativa, per garantire a Reijnders di giocare nel ruolo che più lo aggrada e, allo stesso tempo, avere una maggiore copertura difensiva, giocando con tre centrocampisti in campo.
L’esperimento dei big four in campo dall’inizio, infatti, non ha dato finora i riscontri attesi. E Conceiçao ha preferito dare fiducia a Musah in mediana, con Fofana al suo fianco. L’inizio di gara del Milan, però, è stato da horror: la Lazio ha subito trovato gli spazi attesi ed è andata due volte vicino al gol, prima di timbrarlo con Zaccagni al 28′. Dopo pochi minuti, quindi, il tecnico rossonero ha scelto di seguire la pista più offensiva, lanciando Joao Felix in campo.
Milan, Joao Felix dentro al 37′: gli effetti al fantacalcio
La cosa che stona di più della scelta di Conceiçao, più ancora del fatto che il tecnico ha rinnegato quasi subito le sue scelte, è che Musah non stava giocando male. Sebbene sia suo l’errore in occasione del gol, da cui il voto LIVE pari a 5 a fine primo tempo, lo statunitense restituiva al Milan quelle risposte che, sotto l’aspetto dell’applicazione e della voglia, sono ciò che Conceiçao chiede.
Tutto sembra andare, quindi, verso una vera e propria bocciatura che il tecnico rossonero si è autoimposto, costringendo il suo numero 80 a lasciare il campo dopo neanche 45′ in maniera anche abbastanza immeritata. Dall’altro lato, indubbiamente, c’è la volontà di imprimere al Milan quella spinta propulsiva in attacco anticipando i tempi. Ma una mossa del genere ha inevitabilmente delle conseguenze. In primis, quella di poter gettare il Milan in un’ansia da prestazione controproducente e che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per una formazione che, in questo momento, ha come caratteristica principale che la contraddistingue un’apparente confusione all’interno di tutti i settori dirigenziali e tecnici. E le contestazioni della Curva, che è entrata allo stadio dopo 15’ di sciopero, non sono di aiuto.