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Giacomazzi incorona De Rossi: le parole del vice della Roma

Giacomazzi viceallenatore De Rossi Roma
Getty Images

Dietro Daniele De Rossi, attuale allenatore della Roma, c’è la grinta e la sapienza di un altro ex-centrocampista: Guillermo Giacomazzi. De Rossi è stato scelto per allenare la Roma lo scorso mese di gennaio, subentrando a Mourinho, ed è stato confermato per la stagione a venire e sin da subito ha chiesto Giacomazzi al suo fianco.

Entrambi condividono un passato da calciatore coi colori giallorossi. Ma se, per De Rossi, si tratta del giallorosso della Roma, con cui è nato e cresciuto per tutta la carriera, eccetto l’ultima esperienza al Boca Juniors, il giallorosso di Giacomazzi è stato quello del Lecce. Dopo anni di duelli, i due si sono congiunti per un progetto comune in panchina.

Nella giornata di oggi, il vice della Roma ha parlato ai microfoni ufficiali della squadra della Capitale, fornendo interessanti spunti per la stagione che sta per cominciare. E spendendo parole di elogio per i nuovi arrivati e per De Rossi.

Con Daniele ci siamo conosciuti negli ambienti del calcio e abbiamo condiviso da subito diverse visioni da allenatori“.

Ogni volta che giro per le strade di Roma, mi rendo conto di quanto la gente viva per il calcio. Non mi capita molto di visitare Roma, perché la maggior parte del tempo lo passiamo a Trigoria, a preparare e a pianificare il nostro lavoro. Noi dello staff stiamo tanto tempo insieme, curiamo tanti aspetti, rivediamo i video, parliamo di quello che va bene e delle cose da migliorare. Stiamo dalla mattina fino ad almeno le 20 ogni sera. Riunioni lunghe, anche di tre ore, ma lo facciamo con piacere“.

In questa stagione stiamo lavorando per la prima volta dall’inizio della stagione. Abbiamo potuto lavorare sulla squadra in estate, mentre lo scorso anno siamo subentrati a gennaio. Finora abbiamo lavorato tanto, soprattutto dal punto di vista atletico, più che dal punto di vista tattico, considerando che non avevamo tutto il gruppo a disposizione. Ma siamo contenti, ora nel ritiro in Inghilterra stiamo curando aspetti didattici con quella larga fetta dei giocatori tornati nel gruppo“.

Il nostro metodo di lavoro, almeno in questa fase, prevede che tutti i tecnici preparino e lavorino sulle stesse cose. Poi, ovviamente, ognuno ha le sue caratteristiche, ma non ci sono gerarchie. Daniele coinvolge tutti, ascolta con attenzione e poi fa le sue valutazioni. In questo periodo, penso che sia fondamentale, soprattutto, guadagnarsi la fiducia dei ragazzi. Io sono stato calciatore e tutti noi dello staff abbiamo vissuto questo mondo, anche se in categorie diverse, ma non cambia: il calcio ha gli stessi principi ovunque”.

Sappiamo quanto è importante coinvolgere, parlare, con chi gioca meno. Oppure, quando si perde una gara, stare vicino ai giocatori. Daniele è molto bravo sotto questo aspetto. Ha polso, ha capacità non solo tattica, ma anche dal punto di vista comunicativo. Noi, come collaboratori, dobbiamo essere bravi ed avere la giusta sensibilità per capire determinate situazioni, dire la parolina se serve, alzare la voce quando bisogna farlo, per far sì che il gruppo sia coeso. È importante che tutti vadano nella stessa direzione”.

I nuovi arrivati si sono integrati molto bene. Al di là delle qualità tecniche indiscutibili, sono tutti ragazzi bravissimi dal punto di vista umano. È una cosa fondamentale: sono super disponibili, umili, dal primo giorno si sono messi a lavorare nel modo giusto. Hanno qualità, voglia di fare e di imparare”.

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