Fazzini fuori dai convocati contro il Venezia: la spiegazione di D’Aversa

Jacopo Fazzini e l’Empoli sono sempre più in procinto di separarsi. La scelta di non convocarlo per Venezia, fatta e annunciata oggi stesso dall’allenatore D’Aversa, la conferma. Il trequartista, classe 2003, è stato investito della numero 10 toscana ad inizio stagione. Segno che la sua qualità avrebbe dovuto trascinare gli azzurri. Ma segno, anche, di una situazione che si conosceva da inizio stagione.

Fazzini piace a tante contendenti. E questo inizio di stagione, seppur connotato da appena 7 presenze da titolare, 9 a voto, e 0 bonus al fantacalcio, ha convinto ulteriormente. Su di lui c’è un’asta vera e propria in corso d’opera, con Fiorentina e Lazio, principali pretendenti, che operano sorpassi e controsorpassi. Ma che la situazione sia arrivata ad un punto di svolta lo dimostrano le parole di D’Aversa in conferenza stampa.

Fazzini si allontana da Empoli: le parole di D’Aversa sulla convocazione

“Jacopo Fazzini non è convocato perché questa mattina e durante la settimana ha mostrato perplessità e non convinzione per la partita di domani. Per questo si è deciso con la società di non convocarlo anche per sua stessa volontà. Per quanto mi riguarda ho bisogno di calciatori che siano convinti per ottenere un risultato positivo a Venezia. Chiaro che questa decisione comporta una difficoltà numerica ma nel girone di andata abbiamo dimostrato di poter sopperire”.

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Il possibile futuro di Fazzini al fantacalcio

Come detto, la stagione di Fazzini sta vivendo di luci ed ombre. E, benché le 11 partite da inutilizzato (considerando Venezia-Empoli) possano suggerire che siano molte di più le seconde, non è proprio così. I toscani hanno potuto godere di un Fazzini che viaggia ad una fantamedia di 6,33 senza gol, perché quasi sempre molto positivo e solo una volta (5,5 con ammonizione) insufficiente. Per questo, il calciatore è riuscito a guadagnarsi le attenzioni di molti club. E per questo, ora, potrebbe cambiare casacca. Difficile, già da ora, pronosticare il suo futuro.

La cosa certa è che lo seguono dei grandi club, che segnano tanto e che sapranno utilizzarlo al meglio. Benché, questo è bene specificarlo, il classe 2003 si candida a finire in panchina o ad avere, comunque, molto meno spazio e molti meno ruoli da leader che aveva in un Empoli costruito a sua immagine e somiglianza.