Thiago Motta racconta la Juventus: “Il nostro è un gioco dinamico”
Thiago Motta e la sua Juventus alla prova per iniziare un ciclo che tagli i ponti con il passato. Un passato fatto di risultati poco esaltanti e, soprattutto, poco vincenti. La Coppa Italia dello scorso maggio può essere la spinta per un nuovo ciclo. Ma, per farlo, Thiago Motta sta cercando di cambiare la Juventus nel profondo.
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Ieri sera i bianconeri hanno affrontato il Brest, partita terminata con il risultato di 2-2 che lascia un po’ di amaro in bocca, ma comunque utile per mettere benzina nel serbatoio e trarre le conclusioni dei vari esperimenti tentati dai bianconeri.
Nel post-partita, Thiago Motta si è concesso ai microfoni della stampa, spiegando al meglio quelle che sono le sue idee, sulla prestazione dei bianconeri. Il primo pensiero è dedicato ai tifosi che hanno seguito la squadra.
“Ringraziamo i tifosi che ci seguono e ci danno entusiasmo: abbiamo bisogno di quello. Noi vogliamo migliorare giorno dopo giorno e dare gioia e allegria a tutte queste persone. L’importante è prepararsi bene, migliorare sul gioco che abbiamo in mente. C’è stato un miglioramento, è un percorso che stiamo facendo, abbiamo incontrato una squadra che sta bene, la gara è stata equilibrata anche se abbiamo fatto qualcosa in più“.
Parole di elogio, però, anche per Douglas Luiz, uno dei nuovi arrivati in casa Juventus, che si è guadagnato un posto al centro del centrocampo bianconero.
“Douglas Luiz è entrato bene, come gli altri. È un ragazzo arrivato più tardi come Danilo, Bremer e Yildiz, ma sono contento di come è entrato lui e di come sono entrati gli altri“.
Infine, un passaggio anche sull’importanza che ha Locatelli, nella squadra di Thiago Motta. L’italiano ha giocato in posizione più avanzata rispetto a quello che abbiamo visto con Allegri.
“L’ha già fatto… Non penso sarà un problema, poi ha giocato davanti alla difesa. È un ragazzo intelligente e disponibile, è questo ciò che vogliamo vedere in squadra. Il nostro gioco non deve essere statico. ma si cambia sempre anche se dobbiamo essere ancora più organizzati“.
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