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Juventus, quale sarà il futuro di Vlahovic con Thiago Motta in panchina?

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Thiago Motta è il nuovo allenatore della Juventus e ora ci si chiede quale sarà il futuro di Dusan Vlahovic: rimarrà il titolare? Riuscirà a rendere di più?

Da quando è arrivato alla Juventus, l’attaccante serbo è sempre stato al centro dell’attenzione sia dei media che dei tifosi. Secondo qualcuno è incedibile, il fulcro da cui ripartire, secondo altri un flop da cui si potrebbe ancora fare cassa prima che sia troppo tardi.

Massimiliano Allegri ha salutato la Vecchia Signora e ora al suo posto è approdato Thiago Motta. Un modo diverso di vedere il calcio che comporterà di conseguenza anche un impiego diverso dei giocatori a sua disposizione. In questo contesto, quale sarà il futuro di Dusan Vlahovic? Riuscirà a migliorare i suoi numeri o la sua titolarità verrà mesa in dubbio?

Juve, il futuro di Vlahovic con Motta in panchina

Non è sicuramente passata inosservata la richiesta di Thiago Motta di avere un altro attaccante, in grado di fare le veci di Vlahovic quando quest’ultimo non è disponibile o non è in forma. Nelle ultime ore si sta parlando con forza di Tammy Abraham, terminale offensivo in grado di giocare con la squadra e di riempire l’area di rigore.

Proprio in virtù di quanto appena scritto, la titolarità di Vlahovic non sembra essere messa in discussione, almeno per il momento, ma le mosse della dirigenza sembrano essere orientate a trovargli una controparte all’altezza. Si deve infatti considerare che Chiesa, il suo ultimo partner d’attacco, è in partenza e che la coperta è quindi corta.

In questo momento, il serbo sembra essere ancora il giocatore su cui sia la dirigenza che lo staff tecnico vogliono fare affidamento, ma gli verrà richiesto sicuramente qualcosa in più. Secondo buona parte della stampa, il gioco di Massimiliano Allegri ne ha condizionato i numeri e con Thiago Motta in panchina potrà tornare a essere un bomber implacabile, sarà veramente così?

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I numeri di Vlahovic e come giocherà con Thiago Motta

Sappiamo bene quanto l’opinione pubblica possa veicolare messaggi quantomeno opinabili, per questo motivo ci affidiamo ai numeri. L’attaccante serbo è sceso in campo 33 volte, ha segnato 16 gol e ha fornito 3 assist. Insomma, un bottino niente male per una stagione fallimentare o disputata sotto le aspettative.

Con Thiago Motta dovrà adattarsi a un gioco diverso, ma data la sua giovane età non ci sono grosse perplessità sul fatto che possa assimilare i nuovi meccanismi. Il Bologna, dopo una partenza a rilento, nel periodo vissuto con il tecnico ex centrocampista della nazionale azzurra ha fatto vedere veramente ottime cose.

Un modo d’interpretare il gioco utile anche agli analisti e agli esperti del settore che spesso ha unito diverse filosofie. Calcio posizionale o relazionale? Con Motta si è visto più un mix, con partite o momenti di esse in cui uno ha prevaricato l’altro e viceversa.

I giocatori offensivi ne hanno sicuramente trovato giovamento, ma anche le loro caratteristiche erano molto diverse. Zirkzee è una punta atipica, in grado di finalizzare, certo, ma anche e soprattutto d’illuminare. Libera spazi raccordando l’azione, permette l’inserimento dei centrocampisti e degli esterni e imbuca per consentirgli di andare a rete.

Ecco, Vlahovic non ha queste caratteristiche, quindi la domanda sorge spontanea: chi si adatterà a chi? Sarà Vlahovic a trasformarsi o sarà Thiago Motta a cambiare la sua filosofia di gioco? La risposta la darà solo il campo. Una certezza però c’è, l’attaccante serbo potrà crescere e migliorarsi e non è detto che non possa incrementare e di molto il proprio pacchetto di gol.

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