Vanoli in conferenza : “Sosa recuperato, in futuro potremmo giocare a quattro”
Paolo Vanoli presenta in conferenza stampa la sfida del suo Torino contro la Roma, con la volontà di riprendere la marcia vista nelle prime giornate. Il Torino, infatti, arriva da 4 sconfitte consecutive e una vittoria, nella scorsa giornata, contro il Como. La rete di Njie ha permesso al Toro di ritrovare i tre punti, ma ora serve continuità.
Per farlo, ci sarà di fronte non il migliore avversario di giornata. La Roma è una squadra ostica e che sa essere molto insidiosa. Inoltre, il fatto che arrivi anch’essa da un momento di forma negativa alimenta le aspettative dei giallorossi. Lo Stadio Olimpico di Roma non è il terreno di caccia ideale, ma il carattere di questo Torino impone di non dare nulla per scontato.
Le parole di Paolo Vanoli in conferenza stampa
“La squadra sta bene, abbiamo recuperato bene. Quando arrivano risultati positivi, si recupera meglio e più in fretta. Io guardo al collettivo in tutte e due le fasi: per migliorare, di solito si guardano le cose negative, ma io ho fatto vedere ai ragazzi quanto di buono stiamo facendo. La squadra è quella giusta, il processo è lungo ma sono contento“.
L’avversario
“Sono una squadra costruita per arrivare a obiettivi completamente diversi. Dovremo stare attenti perché sono giocatori che possono ritrovare motivazioni importanti davanti al loro pubblico. I campioni possono risolvere le gare individualmente. Dovremo essere bravi a gestire la partita, ci saranno molte partite sotto l’aspetto emotivo e dovremo capire i momenti”.
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Recupero di Sosa e Ilic
“Sosa domani è con noi, sono contento: abbiamo fatto una valutazione sbagliata sull’infortunio. E quando parlo di mediocrità, parlo proprio di questo: bisogna crescere. Con Ilic siamo in dirittura d’arrivo, speriamo che torni per la Fiorentina. Dobbiamo imparare a non sbagliare: quando si vuole arrivare ad alti livelli, tutte le aree devono fare uno step. Sbagliare è umano, ma voglio di più da tutti, compreso da me stesso. Le partite non vengono vinte solo sul campo, ma anche nei dettagli”.
Vlasic
“Sta benissimo. Non mi stupisce il suo andamento: è stato fuori quattro mesi, non si può pretendere che trovi subito ritmo partita. Bisogna farlo giocare, come tutti i recuperi fai la prima con entusiasmo, poi vai un po’ giù e ora deve tornare ad essere decisivo con le sue qualità”.
Difesa
“Si può variare la difesa anche in funzione degli avversari o delle caratteristiche. In futuro potremo anche giocare a quattro, possiamo variare nei quinti: un processo di costruzione non finisce dopo 10 partite, assolutamente no. Le costruzioni delle squadre forti hanno bisogno di tempo e quando parlo di fase difensiva, parlo di tutti: i centrocampisti contro il Como hanno lavorato male e le punte devono fare meglio. Sono meccanismi ancora da trovare”.
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Ché Adams
“Non ho mai visto uno scozzese che senta la pressione. Lui sta facendo un grandissimo campionato, arriva da un campionato diverso: tutti pensiamo che qui in Italia sia facile, ma c’è molta tattica. E la richiesta degli allenatori è molto tattica. Sono contento di Adams, sente e vede la porta e farà i suoi gol. Ora deve aiutare la squadra”.
Njie
“Riguardo a Njie, io gli dico che fare ciò che ha fatto fino adesso, poi dipenderà anche dalle persone che gli girano intorno. I giovani hanno sfruttato le loro chances, sono stati bravi, e anche Dellavalle ha fatto gol: è importante anche mettersi in gioco altrove, è un esempio. Bisogna lasciare tranquilli i giovani e farli crescere. Njie deve sapere che per noi è un ragazzo importante, ma deve stare con i piedi per terra. E dipende anche da voi“.
Ricci
“Dipende anche da tutta la squadra. Io gli ho fatto vedere dove deve migliorare: il centrocampista forte è quello che vede subito la giocata davanti, a volte rallenta un po’ e non è così veloce a vedere la palla in profondità. Ma è bello parlare con Ricci, se ne accorge e ne è cosciente“.