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Roma-Olympiakos 1-1, esordio di Dovbyk: indicazioni al fantacalcio

Dovbyk Roma Olympiakos
Getty Images

Termina 1-1 l’amichevole estiva tra Roma e Olympiakos, disputata questo pomeriggio al Manlio Scopigno di Rieti. La notizia di maggiore interesse è l’esordio di Artem Dovbyk, il centravanti che prenderà in mano l’eredità di Lukaku al centro dell’attacco. Il gigante ucraino scende in campo ad inizio ripresa e mostra enormi segnali positivi.

Il risultato viene decretato da due calci di rigore: il primo arriva al 17′ con Pellegrini che insacca alle spalle di Tzolakis, dopo il fallo ai danni di Abraham. Al 22′, è Celik che si macchia della colpa del fallo e spedisce Rodnei dal dischetto: il brasiliano non sbaglia davanti a Svilar. La partita, in generale, si segnala per la grande fisicità messa in campo da entrambe le squadre. La Roma, in particolare, spicca per il gioco basato tanto per via aerea alla ricerca della soluzione di testa.

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Roma-Olympiakos: De Rossi sceglie il 4-3-3

Roma molto dinamica e offensiva, quella scelta da De Rossi sin dall’inizio: il tecnico giallorosso seleziona il 4-3-3 come modulo iniziale, dando spazio al solito Svilar tra i pali. Davanti a lui, Celik come terzino destro, Mancini e N’dicka al centro e Angeliño sull’out mancino. A centrocampo, Cristante fa da vertice basso tra Le Fée e Pellegrini, mentre in attacco Soulé va a destra, Abraham è il centravanti e Zielinski completa il reparto.

Alla ripresa, De Rossi cambia molti uomini in campo. fuori Cristante, Mancini, Celik, Pellegrini, Zalewski e Abraham; al loro posto, spazio a Bove, Smalling, Sangaré, Dybala, El Shaarawy e Dovbyk. Dopo il coolin break del 70′, spazio anche a Kumbulla e Pisilli, al posto di N’dicka e Soulé. All’82’, infine, ultimi cambi del match: Dahl rileva Angeliño e Graziani sostituisce Le Fée

Roma-Olympiakos: il peso del centravanti

Aldilà di una partita poco entusiasmante dal punto di vista tattico e del gioco, nella Roma si segnala il frequente uso dei cross a cercare la torre. Dovbyk non ha fatto vedere molto del suo repertorio, ma la sua dominanza fisica è un fattore da sfruttare, sotto questo aspetto. I cross arrivano soprattutto dai terzini e dalle ali: Celik, Dybala, Soulé, Angeliño, Zalewski e altre relative riserve sono nomi da tenere d’occhio dal punto di vista dei bonus.

Difesa molto fisica e dedita al gioco duro, come lo stesso De Rossi non ha mai fatto mistero di apprezzare: cartellini dietro l’angolo, ma la grinta agonistica, a volte, è anche un boost per le prestazioni e i voti.

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