Presentazione Gudmundsson: “Qui per fare gol e aiutare il club”
Dopo settimane di attesa, di offerte e rilanci, Albert Gudmundsson e la Fiorentina hanno visto incrociarsi le loro strade. L’islandese è un nuovo calciatore della Viola. E nella giornata di oggi si è svolta anche la presentazione ufficiale di Gudmundsson, che ha fornito interessanti indicazioni in ottica fantacalcio.
La presentazione di Gudmundsson
Sul trasferimento alla Fiorentina
“Fisicamente mi sento bene. Ho un piccolo problema al polpaccio ma va bene. La trattativa con la Fiorentina è stata lunga: è iniziata già a gennaio, e quando la Fiorentina si è presentata alla porta, sono stato molto felice. Volevo venire qui. Non ho mai pensato che il trasferimento sfumasse, perché so che le ultime settimane del mercato sono sempre particolari. Mi concentravo sul mio. Al resto ci ha pensato il mio procuratore. A gennaio ho avuto la possibilità di trasferirmi subito, ma era tutto troppo precoce. Non ritenevo ancora chiuso il mio percorso al Genoa e non volevo lasciare la squadra a metà stagione”.
Questione-gol
“I gol sono molto importanti, sia per me, che per la squadra. Sono molto contento di essere arrivato a 100 gol tra i professionisti. Punto a farne ancora altri, ma non mi chiedete delle cifre“.
Ruolo preferito
“Ho già parlato con Palladino del ruolo da occupare. Io sono un calciatore che ama ricoprire più ruoli, sia in attacco, che a centrocampo. Voglio aiutare la squadra e dare il massimo. Penso che giocherò in un tridente e non vedo l’ora di incominciare“.
Numero di maglia
“Non ho ancora pensato al numero di maglia da indossare: tutto sarà più chiaro nelle prossime settimane“.
L’imminente processo che lo riguarda
“Il processo non avrà impatto su di me. È in procinto da un anno, ma io sono concentrato sulla mia famiglia e sul mio calcio. Sono convinto di essere innocente“.
Meglio segnare o fare assist?
“A tutti i calciatori offensivi piace segnare. Ma è bello anche fare assist e aiutare i miei compagni. Io sono un calciatore che vuole giocare alto e mettere in difficoltà gli avversari. Quindi, amo sia segnare, che far segnare“.
Miglioramento
“Non sono più un giovanissimo, ma credo di avere davanti a me i migliori anni della mia carriera. Sei anni fa mi sono fatto male, poi è arrivata la pandemia e sono stati anni difficili. Una volta arrivato al Genoa sono cresciuto. Spero di farlo ancora“.
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