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Monza-Sassuolo 2-2: consigli e spunti per il fantacalcio

Monza Sassuolo
Getty Images

Il Monza pareggia 2-2 contro il Sassuolo nell’amichevole “antipasto di Serie A” che mette di fronte una squadra che disputerà il massimo campionato italiano ed una appena retrocessa, che punta a risalire immediatamente. La formazione di Alessandro Nesta ne viene fuori complessivamente bene, dando dimostrazione di unità e grande spirito.

Apre le marcature Laurienté, servito da un Mulattieri corsaro, che sfrutta l’errore difensivo di Pablo Marì: campanello d’allarme questa fragilità difensiva del Monza, in queste prime uscite. Lo stesso Pablo Marì, però si fa perdonare poco dopo con la rete del pareggio: incornata su punizione calciata a spiovere da Kyriakopolous. A fine frazione, però, il Sassuolo torna su, con Laurienté che confeziona la palla giusta per il nuovo vantaggio, firmato Bajrami. Il gol del definitivo pareggio arriva da Maric, che mette in mostra il meglio del suo repertorio da ariete d’area di rigore e sfrutta l’errore di Caligara in difesa per timbrare il 2-2.

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Monza-Sassuolo: Caprari sorpassa Dany Mota

Nesta sceglie il 3-4-2-1: il “buco” del portiere viene coperto dalla scelta di Sorrentino tra i pali, con D’Ambrosio, Caldirola e Pablo Marì in copertura. Centrocampo con Birindelli, Bondo, capitan Pessina e Kyriakopoulos da destra a sinistra, mentre in attacco spunta Caprari, affiancato da Maldini, che sostengono Djuric unica punta.

Ad inizio ripresa, dentro Izzo e A. Carboni per D’Ambrosio e Caldirola in difesa, Pedro Pereira al posto di Birindelli, Vignato al posto di Caprari e Petagna al centro dell’attacco. Poco dopo l’ora di gioco, Nesta sceglie anche di cambiare la mediana: Machin e Sensi rilevano Pessina e Bondo, mentre Maric conferisce peso offensivo, sostituendo Maldini e trasformando il modulo in un 3-4-1-2. Ultima sostituzione del match, l’ingresso di Bettella per Pablo Marì.

Monza-Sassuolo: il mantra di Nesta è il gioco

Il Monza di Alessandro Nesta non vuole scostarsi di molto dalla squadra vista lo scorso anno con Palladino. Costruzione dal basso con tecnica e abilità e gioco sugli esterni sono i cardini della formazione brianzola. A centrocampo, positiva la dinamicità di Bondo, che sembra avanti nelle gerarchie, finora, per affiancare Pessina. In attacco, la fisicità la fa da padrone, ma il Monza non utilizza solo il cross come soluzione.

Caprari, Maldini e Dany Mota avranno il fondamentale compito di amministrare la manovra offensiva e offrire soluzioni di gioco differenti. I due laterali di centrocampo amano accentrarsi e proporsi anche in zona centrale.

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