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McTominay si sblocca col Napoli: può battere il suo record di gol?

McTominay Napoli
Getty Images

Abbiamo dovuto aspettare la settima giornata, ma dopo 26″ McTominay ha timbrato la sua prima rete con la maglia del Napoli. Il calciatore scozzese, arrivato dal Manchester United, ha su di sé gli occhi di tutta Italia. Anche per la sua voglia di scrollarsi di dosso il panorama un po’ critico di Manchester e brillare in un’altra piazza. Il Napoli di Conte può essere questa piazza. Quella in grado di garantirgli la luce giusta.

Sin da subito il nome di McTominay è stato tra i più intriganti in ottica fantacalcio. Tanto che dopo appena una rete, già si sta parlando di dove possa arrivare. Ci proviamo anche a noi, analizzando i dati del passato, per capire se McTominay può trovare quella continuità di rendimento in grado di fargli battere il suo record di marcature in stagione.

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McTominay si prende il Napoli: il record di gol è alla portata

Attualmente, McTominay ha nella stagione 2023/24, con 7 gol segnati con il Manchester United, il record personale di gol segnati in un campionato. In una stagione giocata quasi sempre da interno di centrocampo, lo scozzese è riuscito a timbrare 7 volte il cartellino in un campionato che, tutto sommato, conosce molto bene.

Al Napoli, Conte gli ha disegnato un ruolo da mezzala di spinta e inserimento, che arriva molto più facilmente in porta. Ed ecco perché, nonostante abbia segnato solo una rete, si guarda già molto avanti. Il gol al Como è stata una liberazione: la realizzazione di un momento che tutti sapevano sarebbe arrivato. Perché McTominay questi movimenti li ha e li sa sfruttare al massimo.

Con un ruolo di maggiore libertà rispetto a quello di regista che gli ha attribuito ten Hag, il classe 1996 può togliersi molti sfizi. Ed al fantacalcio, chi lo ha potrà godere di questi numeri.

Il gioco di Conte esalta McTominay al Napoli: i dati dicono sì

A questi dati eminentemente personali, vanno aggiunti quelli che riguardano il modo di gestire la squadra, da parte di Antonio Conte. La grande qualità offensiva del Napoli ha spinto il tecnico ad abbandonare il suo amato 3-5-2 per adottare un attacco a tre punte. Per le prime settimane si è optato per il 3-4-2-1 salvo, poi, scegliere il 4-3-3 e tornare alla mediana a tre uomini. Quella che ha sempre dato enormi garanzie all’allenatore leccese. In particolar modo, perché gli ha permesso di sommare alle reti degli attaccanti, quelle delle mezze ali di inserimento.

Il gioco di Conte non solo esalta, ma addirittura si fonda su delle mezze ali con l’istinto del gol. Andando ad analizzare i dati stagionali, spicca sicuramente l’immenso lavoro fatto con Vidal, autore di 10 gol nella stagione 2012/13 e di 11 gol (record per un centrocampista centrale con Conte) nell’annata seguente. Ma non è solo Vidal: nel 2011/12 Marchisio ha sommato 9 reti, mentre l’anno successivo si è fermato a 6. E Pogba, nei due anni sotto la guida di Conte, ha segnato 5 reti la prima stagione, e 7 la seconda.

I dati parlano da soli: abbattere il record personale di gol di McTominay è alla portata. E sicuramente Conte, che difficilmente lascia qualcosa al caso, proverà a farglielo raggiungere. Molto più difficile cercare di agganciare le 11 reti di Vidal, ma è un problema relativamente minore.

Attenzione, però, anche ai contro. Come detto, queste reti sono arrivate sempre in un modulo con due punte. Con un attaccante in più, negli ultimi 20 metri, anche lo spazio delle mezze ali sarà di meno. E questo aspetto potrebbe andare in direzione opposta a quanto detto.

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