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Lecce, Corvino: “Marchwinski? Ha una pontenzialità importante, poi sceglie Gotti”

Marchwinski Corvino Lecce

Pantaleo Corvino ha rivoluzionato il Lecce questa estate e ne ha parlato a Piazza Giallorossa soffermandosi in particolare sull’acquisto di Marchwinski, la cessione di Gendrey e l’esplosione di Dorgu. Il direttore dell’area tecnica ha rivoluzionato il Lecce acquistando 12 giocatori e cedendone 8. Gotti si ritrova un squadra che nell’undici titolare è cambiata parecchio e ora deve trovare l’amalgama per farla rendere al massimo dopo un inizio di campionato che finora ha portato due sconfitte, contro Atalanta e Inter, e una vittoria, nell’ultima giornata contro il Cagliari.

Lecce: il punto sul mercato di Corvino

“Vogliamo dare al nostro allenatore la possibilità di mettere in pratica le sue idee attraverso gli ingredienti che mettiamo a disposizione. Posso dire che è stato un mercato estenuante, duro e complesso. Sapevamo che quest’anno abbiamo avversari diversi rispetto a quelli degli anni passati”. 

Corvino sull’impiego di Marchwinski nel Lecce

“Il ragazzo è un centrocampista che sa giocare sopra la linea della palla. Quanto oggi sia pronto o no deve dircelo l’allenatore, è una scelta sua. Abbiamo compiuto un investimento su di lui e credo che ne sia valsa la pena. È una potenzialità importante ed il tecnico fa le scelte in base alle condizioni di ogni ragazzo”.

Sull’esplosione di Dorgu

“Gol in Nazionale? Non mi ha chiamato, mi piace che ci guardiamo in faccia. Mi piace trasferire concetti e sentimenti dal vivo. Abbiamo incontrato i suoi procuratori per dirgli che avremmo prolungato il contratto del ragazzo perché lo vogliamo tenere a Lecce. Siamo affezionati a lui e crediamo nelle sue potenzialità”.

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Corvino sulla richiesta di Gotti

“In questa stagione, invece, per la prima volta ho deciso di affidarmi all’allenatore, ho chiesto come volesse giocare e lui mi ha risposto secco: 4-2-3-1. Allora per la prima volta giocheremo così ed ho costruito la squadra per questo sistema di gioco”.

La verità sull’ultima partita di Gendrey

“Mancavano poche ore alla partita con l’Inter, abbiamo avuto un colloquio io, lui e Stefano in una stanza. Gli ho detto la verità, dicendogli che se avesse onorato la maglia sarebbe stata la sua ultima partita. Gli ho detto che altrimenti sarebbe rimasto al Lecce”.

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