Lazio, allarme Rovella: l’intervento è inevitabile, ma la Lazio prende tempo
La situazione legata a Nicolò Rovella non è più rinviabile, in casa Lazio, seppur il quadro sia molto chiaro. Il mediano italiano ha un problema al pube che gli impedisce di essere al massimo. Anche ieri, nel Derby contro la Roma, ha stretto i denti tirando fino alla fine del primo tempo, per poi dare forfait. Ed il responso medico parla di un problema che lo mette davanti ad un bivio.
Il Messaggero di oggi fa il quadro della situazione in maniera più chiara: Rovella soffre di un problema nella zona inguinale, nome tecnico Groin Pain Syndrome, che cerca di tenere a bada con le infiltrazioni. In realtà, sia la Lazio che il calciatore sanno che l’unica via è l’operazione. Ma il caso di Zaccagni, che ha sofferto un estate dello stesso problema, fa scuola: un intervento chirurgico significa un’assenza di circa un mese dai campi. E la Lazio non può permettersi di stare senza il regista per così tanto tempo, anche in virtù di un mercato di rafforzamento che, per cause di forza maggiore, non è stato svolto.
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Infortunio Rovella, al bivio tra intervento e prestazioni non all’altezza
L’infortunio di Rovella, inoltre, arriva in un momento molto complicato per la Lazio. Il derby ha fatto strage: Rovella fuori per infortunio all’intervallo, Dele-Bashiru dopo meno di un quarto d’ora, Guendouzi e Belahyane squalificati. In vista del match di Marassi, contro il Genoa, c’è solo Danilo Cataldi certo del posto, al momento. Anche per questo motivo, la Lazio valuta la strada cautelativa per Rovella, onde evitare peggioramenti e, al contempo, lo stop per l’operazione.
Prendere tempo non è sicuramente la strada migliore, ma in questo momento sembra l’unica percorribile. L’impressione è che si cercherà di arrivare perlomeno a gennaio, quando la Lazio spera di avere il via libera per operare sul mercato e proverà ad acquistare qualche elemento di riserva. Nel frattempo, però, Rovella cala a picco anche al fantacalcio: la condizione fisica ed il ruolo suggeriscono che non solo i bonus non siano suggeriti, ma che anche in termini di voti e prestazioni possa crollare.
