Inter, come sono andati i nuovi acquisti Sucic e Luis Henrique? Il racconto della sfida al Monterrey
L’Inter ha pareggiato 1-1 nella notte contro i messicani del Monterrey, nel primo match del mondiale per club (vi ricordiamo che stasera toccherà alla Juventus di Tudor). Chivu non è riuscito a portare a casa la prima vittoria sulla panchina nerazzurra, ma è stata l’occasione giusta per valutare i due nuovi arrivi Sucic e Luis Henrique: com’è stato il loro esordio?
Inter-Monterrey, il racconto della partita
Chivu non ha adottato cambiamenti tattici significativi, come ovvio che sia. Praticamente, si è in vista in campo l’Inter di Inzaghi, ma con molta meno intensità e qualità nelle giocate (ed è anche fisiologico considerando la stanchezza fisica e mentale di una stagione estenuante).
Nel primo i nerazzurri si fanno preferire per occasioni create, ma il Monterrey trova il vantaggio con un gran colpo di testa di Sergio Ramos (Sommer imperfetto). Il pareggio arriva allo scadere del primo tempo: schema su calcio piazzato, Asllani cerca la sponda di Carlos Augusto, che riesce a liberare Lautaro Martinez tutto solo sul secondo palo libero di colpire a porta vuota.
Nel secondo tempo la partita è più equilibrata: il Monterrey alza il suo baricentro e sfiora il gol; ma anche l’Inter crea diverse occasioni pericolose, soprattutto con Lautaro e Zalewski. La sfida resta bloccata e si chiude sul risultato di 1-1. Ma com’è andato l’esordio di Sucic e Luis Henrique?
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Esordio per Sucic e Luis Henrique con l’Inter: saranno due titolari?
Il primo ad entrare in campo è stato Luis Henrique, che al minuto 58 ha preso il posto di Pavard. Il brasiliano ha giocato a tutta fascia, sulla destra, con Darmian scalato nel ruolo di braccetto. Il classe 2001 arrivato dal Marsiglia si è reso protagonista di qualche accelerazione sulla catena esterna, ma non ha avuto tante occasioni per mettersi in mostra. La sua è stata piuttosto una partita equilibrata.
Sucic, invece, è subentrato al 68′ rilevando Asllani in regia, suo ruolo naturale. Il croato ha fatto intravedere qualche sprazzo di buona tecnica, ma non ha lasciato il segno. La sensazione è che debba ancora ambientarsi alla sua nuova maglia: avrà tutto il tempo per farlo sotto la guida di Chivu.
