Fiorentina, non c’è pace per Gudmundsson: le ultime sull’infortunio

Ancora un infortunio, che impedisce il decollo della stagione di Albert Gudmundsson con la maglia della Fiorentina. Nonostante 4 gol segnati, l’islandese ha sommato solo 12 partite a voto su 25 disponibili, partendo da titolare in 9 occasioni. Quasi una gara su tre partendo lontano dalla formazione titolare, a causa di una forma fisica non impeccabile e dei troppi infortuni.
L’ultimo, in ordine di tempo, risale alla sfida di questo pomeriggio. In occasione di Fiorentina-Como, il tecnico dei toscani Palladino lo ha scelto al 55′ per rilevare Cataldi. In totale, però, la sua permanenza in campo è durata 19′: il tempo di accusare un problema alla zona lombare dopo uno scontro di gioco. E lasciare il terreno di gioco a favore di Ndour. Portando a casa anche un 5,5 di voto base ed un’ammonizione e partecipando attivamente al secondo gol subìto dalla Fiorentina.
Como, Diao ancora in gol: che impatto clamoroso al fantacalcio
Infortunio Gudmundsson: le condizioni e quanto rischia di restare fuori
Dalle prime analisi svolte sul calciatore, sembra che il problema alla schiena sia stato molto grave. Sebbene il club toscano abbia tirato un sospiro di sollievo, potendo escludere gravi problemi fisici e muscolari, la lontananza dai campi da parte di Gudmundsson preoccupa, anche alla luce del prezzo pagato e della spesa fatta in estate. La prossima sfida contro il Verona è seriamente in dubbio. Ma la sua lontananza dai campi potrebbe addirittura prolungarsi ulteriormente.
Nei prossimi giorni verranno svolti gli esami del caso. Ma c’è un dato che fa tremare la Viola: per Gudmundsson, infatti, si tratta del quarto infortunio dall’inizio della stagione. Prima di questo intoppo, è stato già costretto a restare ai box per problemi a polpaccio, bicipite femorale e caviglia. L’abilità camaleontica della Fiorentina è riuscita a mettere una toppa a tutti questi problemi fisici, anche grazie all’apporto di Beltran, di Sottil e Ikoné, poi partiti a gennaio, e dei nuovi arrivati Folorunsho, Zaniolo e Ndour. La maggior parte dei nomi, però, sono calciatori che, almeno ad inizio della stagione o quando sono arrivati in Viola, si candidavano ad essere riserve con possibilità di trovare spazio da titolare di tanto in tanto. Invece, alla fine dei conti sono considerabili loro i titolari della formazione viola, a discapito di Gudmundsson.