Godfrey, il ritorno in Inghilterra non è da escludere: le possibili mosse di gennaio
L’esperienza italiana di Ben Godfrey procede fortemente a rilento ed anche il fantacalcio ne risente. Una sola presenza, da subentrato, contro il Lecce nella gara inaugurale della stagione. Poi non è praticamente mai sceso in campo in campionato, con Gasperini che gli ha preferito spesso e volentieri anche la soluzione de Roon fuori ruolo.
Con queste prospettive, la cessione di Godfrey non è solo una voce fondata, ma anche una soluzione che entrambe le parti auspicano. Dall’Inghilterra, il Daily Mail informa che l’ex Everton piace a Nottingham Forest e Wolverhampton. La formula prevista è quella di un prestito con opzione di riscatto, anche se non ci sono ancora certezze se si tratterà di obbligo, diritto o una soluzione secca.
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Godfrey, la stagione è un disastro: cosa fare al fantacalcio
Aldilà delle voci di mercato, la situazione di Ben Godfrey nella rosa a disposizione di Gasperini è abbastanza interessante. 15 partite su 16 in campionato senza mai mettere piede, con anche due infortuni sulle spalle, in campo pesano. Ancora di più, poi, con il rientro di Scalvini, che gli preclude quel poco spazio che avrebbe potuto avere. Il fatto che Gasperini non lo abbia scelto neanche per la sfida di Coppa Italia contro il Cesena dice molto, su quella che è una bocciatura in tutto e per tutto.
Eppure, uno spiraglio di luce c’è. Gasperini è un calciatore che lavora tanto sui giocatori e potrebbe farlo anche con Godfrey. È chiaro che, se tornasse in Inghilterra, la sua avventura al fantacalcio finisca qui, almeno per questa stagione. Ma se i club interessati non dovessero trovare l’accordo, allora l’inglese potrebbe giocarsi le sue carte. Il fatto che la Dea persegua la strada di un prestito, e non di una cessione, alimenta queste speranze.
In entrambi i casi, il consiglio è quello di svincolarlo, sfruttando o meno l’eventuale asterisco. Ma anche di tenerlo d’occhio per la prossima stagione: quest’anno è ai margini della rosa, ma dopo un anno di cura-Gasp, il suo ruolo all’interno della Dea potrebbe crescere, nei successivi 12 mesi.