Fiorentina, Pradè: “Gudmundsson rischia poco o nulla. Kean? Spero sia quello giusto”
Il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, fa il punto del calciomercato, rivelando alcuni retroscena delle trattative andate in porto e quelle sfumate. Il dirigente viola, inoltre, spiega la conferma di Ikoné e l’inserimento per Pongracic.
La conferenza stampa di Pradè sul calciomercato della Fiorentina
Predè sulla cessione di Nico Gonzalez
“Tutti pensavamo di poterla vincere e una sconfitta così lascia radici permanenti. E quella di Coppa America ha inciso sulla testa di Nico Gonzalez, gliel’ha cambiata, si è sentito di fare un passo diverso. Per fortuna avevo parlato di 99% di possibilità di permanenza, quell’1% mi ha salvato”.
La trattativa più difficile e il caso Gudmundsson
“La trattativa più difficile, ma per i tempi, è Gudmundsson: comincia a gennaio e finisce un mese dopo l’inizio del mercato. Le operazioni nel calcio sono stranissime, una settimana prima non esistono e quella dopo ci sono. L’operazione è stata lunga anche per questo, siamo tutelati al 100%. Il calciatore rischia poco o nulla, ma l’operazione è in prestito con obbligo o diritto. Tutto è in base a quando esce la sentenza: se esce prima al 15 giugno sappiamo come operare, sennò comunque col Genoa abbiamo un ottimo rapporto e proveremo a ricreare questa operazione. Abbiamo studiato tutto. Gudmundsson è strasereno, spero ci dia la qualità che cercavamo”.
Pradè e il retroscena per portare Vitor Roque alla Fiorentina
“Se devo dire un giocatore che volevamo ma per il quale, per tempistiche, non c’erano le condizioni è Vitor Roque. Forse poteva riaprirsi. Perché non lo abbiamo più preso? Perché costava 40 milioni. Poi è andato al Betis in prestito il 25 agosto ma a quel punto non ci serviva più“.
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Sulla speranza che Kean sia l’attaccante giusto
“Lo speriamo. Tutte le scelte sono condivise con gli altri dirigenti, il presidente e il mister. Non c’è una scelta non condivisa al 100%, dopo l’allenatore è stato il primo che abbiamo preso, insieme a Valentini”.
Pradè sugli intrecci di mercato con la Juventus
“Filo diretto con la Juve? Assolutamente no, è una società come le altre, con cui lavoriamo. McKennie, Kostic e Arthur sono situazioni normalissime di mercato ma non abbiamo mai avuto l’obiettivo di fare una trattativa con altri calciatori per Nico Gonzalez. Kean è stato molto prima, lo cercavamo già a gennaio, l’abbiamo voluto fortemente tutti”.
Pradè sul mancato arrivo di Mangala e Tessman
“Mangala lo voleva fortemente Roberto Goretti, da quando è arrivato. Il discorso è che era stato pagato tanto dal Lione e all’inizio non c’erano aperture per la cessione. Nel momento in cui gli agenti ci hanno detto che lo mandavano a giocare ci abbiamo provato: c’era l’accordo economico col ragazzo, ma per il Lione le condizioni offerte dall’Everton erano più vantaggiose. Ma non c’è nulla di anomalo. Su Tessmann non abbiamo trovato i numeri. Il calciatore che ci hanno più richiesto era Richardson, anche a costi maggiori di Tessmann abbiamo preso Richardson. Questo è il lavoro che parte dallo scouting e da lontano. Condividere le scelte con loro è importante: si parte con le relazioni su Adli dai tempi del Bordeaux, per prenderlo poi oggi”.
Predè e il retroscena sull’ingaggio di Pongracic alla Fiorentina
“Capita una situazione in cui all’interno di un’operazione ti viene detto che puoi sostituire Milenkovic con Pongracic, che non aveva ancora firmato. E in tre giorni abbiamo chiuso. Certe valutazioni su giocare a tre o a quattro non spettano a noi ma al tecnico, un allenatore bravo sa come valorizzare al meglio i propri calciatori”.
Su Colpani e Ikoné
“Crediamo nella crescita di Colpani, il mister ci ha chiesto di tenere Ikone perché è innamorato. Deve sbloccarsi, se non lo farà sarà un incompiuto. E gli esterni ora giocano diversamente che prima con Italiano”.
Pradè sul possibile arrivo di Hummels alla Fiorentina
“Sì, ma voleva aspettare. Non era pronto per prendere decisioni, la stessa cosa gli è successa col Bologna e altre società. Aveva fatto con la Real Sociedad e poi ci ha ripensato…”.