Fantacalcio mantra o classico? Analisi e differenze delle due modalità di gioco
Fantacalcio mantra o classico? Ecco le principali differenze tra le due due modalità di gioco. Siamo di nuovo qui, come ogni estate, pronti a studiare, a preparaci all’asta e, prima ancora, a decidere con i nostri amici se giocare in modalità mantra o classica. Lo diciamo subito: non esiste una risposta assoluta che valga per tutti. Tutto dipende dai gusti personali e dal livello di esperienza dei partecipanti. Detto questo, conoscere le differenze tra le due modalità può aiutare a scegliere quella più adatta alla propria lega.
Fantacalcio mantra e classico: analisi completa delle due modalità di gioco e differenze
Classico: la scelta tradizionale
La modalità “Classic” è la più diffusa ed è ideale per chi si avvicina per la prima volta al fantacalcio o per chi non ama le novità. Qui i calciatori sono suddivisi in 4 ruoli standard: portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti. I moduli utilizzabili sono flessibili e ogni giocatore può essere schierato liberamente nel proprio ruolo, senza ulteriori vincoli tattici.
Ad esempio, un giocatore listato come “difensore” può essere impiegato indifferentemente come terzino, di sinistra o di destra, o come centrale, sia in una difesa a 3, sia in una a 4. E ciò anche se nella realtà ricopre un solo ruolo specifico. Questo sistema rende la costruzione della rosa più semplice e l’asta spesso più caotica: si punta ai top player senza pensare troppo alla compatibilità tattica. Qui trovate una nostra rosa a listone con 250 crediti senza modificatore.
Mantra: la sfida per i più esperti
Il Mantra, invece, è una modalità più avanzata e realistica, pensata per chi desidera un’esperienza tattica più vicina al calcio giocato. In questo formato, i calciatori sono catalogati con ruoli molto più dettagliati:
- Difensori centrali (Dc)
- Terzini (Dd, Ds)
- Braccetti (B)
- Esterni (E)
- MedianI (M)
- Centrocampisti (C)
- Trequartisti (T)
- Ali (W)
- Attaccanti di raccordo (A)
- Prime punte (Pc)
La formazione deve rispettare rigorosamente le posizioni assegnate, quindi non basta schierare “quattro difensori”, ma occorre che siano coerenti con il modulo scelto. Un esempio? In un 4-3-3, servono due centrali, un terzino destro e uno sinistro. E anche il centrocampo e l’attacco devono essere costruiti su misura. Inoltre, nei vari moduli si è obbligati a schierare determinati giocatori. Proseguiamo con un esempio che semplifica le cose. Se deciderete di utilizzare il 3-4-2-1, in difesa potrete schierare solamente DC ed eventualmente un B. A centrocampo dovrete per forza avere una M e una E sull’esterno. Nella formazione ci dovrà anche essere obbligatoriamente una T. Questo per evitare penalità. Per capire meglio, leggete anche la nostra formazione a listone con 250 crediti per il mantra!
L’importanza del modulo nel mantra
Nella modalità classica, a grandi linee, si può improvvisare il modulo. Anche perché la rosa sarà composta da 25 giocatori suddivisi in 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti e 6 attaccanti e sarà quindi possibile decidere di volta in volta con che modulo schierare la nostra squadra. Anche a seconda degli infortunati e degli squalificati.
Nella modalità Mantra, invece, le cose sono molto diverse. La costruzione della rosa parte già dalla scelta del modulo e non esiste un numero prestabilito di giocatori per ogni singolo reparto. Potreste decidere, per esempio, di avere in rosa 6 difensori, 12 centrocampisti che comprendono esterni, ali, mediani e centrali e 4 attaccanti tra PC e A. Dipende tutto dal modulo scelto prima dell’asta! Se si decide di puntare sul 3-5-2, per esempio, potreste evitare i terzini (Ds-Dd) concentrandovi maggiormente su difensori centrali affidabili. Se si opta per un 4-3-3, sarà inutile avere 3 PC perché tanto ne potrete schierare solamente uno alla volta. Molto meglio puntare su A e W forti che dovranno affiancare un PC di spessore. Questo sistema premia la preparazione tattica e penalizza chi affronta l’asta senza un piano ben definito.
L’asta: strategia o battaglia?
Proseguiamo con le tante differenze tra il fantacalcio classico e quello mantra. L’asta del “Classic“ è una guerra di nervi. Tutti puntano ai top player e spesso il prezzo lo fa la popolarità più che l’utilità. L’obiettivo è prendere i migliori in ogni reparto, sapendo che si potranno quasi sempre schierare.
Nel Mantra, invece, si ragiona in ottica strategica. La scelta del modulo influisce direttamente sul mercato. Chi sceglie il 3-4-2-1, ad esempio, può evitare la bagarre per i terzini, ma dovrà assicurarsi tre difensori centrali affidabili, un paio di esterni (E) e W e A da bonus, piuttosto che PC super top (ne basterebbe uno e una discreta riserva).
Inoltre, nel Mantra, alcuni giocatori “ibridi” (che ricoprono più ruoli, come Dc/Ds o M/C) diventano preziosi jolly, specialmente in caso di infortuni. Ma attenzione: se si rimane scoperti in un ruolo specifico, si rischia di giocare in 10 o con malus.
Panchina e cambi: differenze fondamentali tra fantacalcio classico e mantra
Ancora, tra le principali differenze tra mantra e classico rientra anche la gestione della panchina. Nel Classic, i cambi sono abbastanza lineari: il primo sostituisce il titolare senza voto se è dello stesso ruolo. Il modulo può rimanere bloccato (a discrezione della lega) e tutto è più prevedibile.
Nel Mantra, invece, la panchina è composta da 12 giocatori, schierati in ordine di priorità. E’ infatti consigliabile schierare sempre prima i giocatori offensivi e poi a seguire quelli più difensivi e con meno bonus. Il sistema cerca automaticamente il primo giocatore utile per sostituire chi non ha preso voto, adattando anche il modulo, se possibile. In altre parole, meglio sempre schierare la panchina con questo ordine: PC, A, W o T, C, M, E, Ds, Dc.
Quale modalità scegliere?
Il Classic è consigliato a:
- Chi è alle prime armi
- Chi preferisce un gioco più immediato
- Leghe numerose con meno tempo per la gestione
Il Mantra è ideale per:
- Fantallenatori esperti
- Chi ama la tattica e la pianificazione
- Chi vuole una sfida più vicina al calcio vero
In conclusione, la scelta tra fantacalcio Classico o Mantra non è solo una questione di regole, ma di stile di gioco. Il Classico punta sull’intuito e sull’attacco ai top player. Il Mantra premia la strategia, la preparazione e la conoscenza dei ruoli. Entrambe le modalità offrono emozioni e soddisfazioni, ma una cosa è certa: scegliere consapevolmente farà la differenza nella corsa allo scudetto fantacalcistico.