Belotti in panchina: le parole di Cutrone e Fabregas sul caso
Un cambio di modulo inatteso e la fiducia all’attaccante simbolo Cutrone hanno spinto Fabregas a tenere Belotti in panchina contro il Bologna. L’ex attaccante della Fiorentina si è trasferito al Como per garantire esperienza e gol alla squadra comasca. Ma l’esclusione dai titolari ha fatto molto rumore.
Nel post-partita, però, sia Patrick Cutrone che Cesc Fabregas si sono espressi sul caso. Le parole dei due tesserati del Como sono votate a spegnere il fuoco di eventuali polemiche e diffondere un senso di unità di gruppo. Belotti è andato in panchina, ma questa non è una bocciatura definitiva.
Belotti in panchina: parlano Cutrone e Fabregas
Partiamo dalle parole di Fabregas. Il tecnico ha sottolineato il ruolo cruciale di Belotti nello spogliatoio, tranquillizzando l’ambiente sull’eventuale utilizzo dell’attaccante.
“Ho parlato con Belotti ieri: lui ha fatto una carriera importante e gli ho spiegato perché sarebbe andato in panchina. Sono stato onesto con lui e gli ho parlato con serenità. Nel calcio oggi sei a terra, domani sei un fenomeno. Io so come si allena Andrea, e so che lo fa bene, con la giusta mentalità. Sono contento per lui. Può dare di più, certamente. Ma oggi l’ho fatto entrare nel finale perché penso che possa fare la differenza. Arrivaerà anche il momento di Belotti e lui deve essere un esempio per i compagni che lo guardano: deve essere esempio e lavorare bene come sta facendo Reina. La sua opportunità arriverà sicuramente“.
Di tono sicuramente meno netto e più accondiscendente è Cutrone. Il quale racconta che “per me va bene sia giocare come unica punta, che giocare con un compagno al fianco. Ne ho parlato con il mister. Mi sono trovato bene. Giocare qui al Sinigaglia oggi è come avere un uomo in più, i tifosi ci hanno aiutato molto“.