Bellanova all’Atalanta: arriva l’ufficialità
L’Atalanta abbraccia il suo nuovo laterale difensivo: Raoul Bellanova è un nuovo calciatore degli orobici. La notizia è stata data direttamente dal club, sui suoi profili social. Nelle casse del Torino verranno versati 25 milioni di euro, che serviranno alla dirigenza del presidente Cairo di reinvestire i soldi spesi per un eventuale sostituto. Il nome più accreditato è quello di Pedersen, in forza al Feyenoord, ma lo scorso anno al Sassuolo.
Bellanova all’Atalanta: cosa cambia al fantacalcio?
Bellanova è un grandissimo rinforzo per l’Atalanta, che va ad aggiungere un profilo di assoluto livello sulla destra. Attualmente, nella posizione di esterno di centrocampo a destra, Zappacosta è stato l’indiscusso padrone. L’arrivo di Bellanova fa vacillare così tanto questa sua titolarità, da far pensare addirittura ad un sorpasso. Anche, almeno in vista della prossima giornata, è Zappacosta quello più avanti nelle gerarchie. Ma tutto potrebbe ribaltarsi.
Se la stagione di Bellanova sarà quella vista lo scorso anno, molto probabile che questo succeda. Stiamo parlando di un’annata da 36 partite, con 1 gol e 7 assist a referto, una media-voto di 6,14 ed una fantamedia di 6,35. Numeri che gli sono valsi anche la convocazione, a fine stagione, in nazionale italiana per l’Europeo in Germania. Numeri che sono in netto rialzo rispetto a quelli di Zappacosta, relativi allo scorso anno: 31 partite, 2 gol e 1 assist, con una media-voto di 5,92 e una fantamedia di 6,06. Al tecnico Gian Piero Gasperini il difficile compito di trovare una soluzione alla convivenza dei due laterali.
Di contro, come detto, il Torino valuta eventuali sostituti da acquistare. Per ora è Vojvoda il maggiore indiziato ad occupare il ruolo lasciato vacante da Bellanova. Anche se il kosovaro sembra maggiormente indiziato ad occupare il ruolo di braccetto destro difensivo.
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[…] “La cessione di Bellanova è stata una sorpresa, non ci sono state avvisaglie. Dopo il Milan è andato anche in conferenza stampa, non me l’aspettavo proprio. Ho un gruppo unito e maturo ed anche i ragazzi sono rimasti sorpresi. Ma come ho insegnato, dobbiamo voltare pagina e non prendere questo caso come è un alibi. A me non è cambiato molto: è difficile cambiarmi, perché sono una persona vera e un allenatore con passione. Continuerò a fare il mio lavoro, non dobbiamo abbassare la testa.” […]