Attacco Parma, come cambiano le gerarchie e chi parte titolare

Tra i tanti dubbi che emergono dalla rosa del Parma, uno di quelli che ha maggiore eco al fantacalcio riguarda l’attacco. Con l’arrivo di Oristanio e Cutrone i crociati hanno implementato il loro assetto offensivo, pur senza rinunciare ai calciatori già in rosa. Resta, dunque, da capire come si schiereranno e quali sono le gerarchie.
Partiamo dalle certezze: il modulo. Cuesta sembra intenzionato ad oscillare principalmente tra tre moduli: il 3-5-2, il 3-4-1-2 ed il 3-4-2-1. In ogni caso, sarà sicuramente una formazione dal forte potenziale tecnico ed offensivo. E, in questo senso, diventa centrale la presenza di calciatori duttili come Almqvist e Oristanio.
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Attacco Parma, Pellegrini la certezza, Almqvist il jolly
A prescindere dal numero di prime punte scelte, la titolarità assicurata ce l’ha Pellegrino. L’argentino ha già fatto vedere ottime cose lo scorso anno ed ora, con l’addio di Man e Bonny, sa di avere tutto l’attacco sulle sue spalle. È il centravanti di peso, il numero 9 vero e proprio e quello chiamato a segnare e tanto. Alle sue spalle c’è Milan Djuric, elemento di esperienza ed utilissimo sulle palle sporche. I due si alterneranno molto più di quanto possano davvero giocare uno affianco all’altro: questa seconda ipotesi appare, ad ora, molto remota. L’infortunio di Frigan lo esclude, almeno per ora, da ogni discorso relativo ad eventuali rotazioni.
Il discorso relativo a Cutrone diventa più complesso: l’ex Como sarebbe un partner perfetto di Pellegrino perché, pur essendo un numero 9 di stanza, è molto più mobile dell’argentino e, al contempo, decisamente più rapace d’area di rigore di Pellegrino, che spesso si allontana dall’area per fare gioco sporco. I due possono alternarsi e lo faranno spesso, anche a gara in corso. Ma non è difficile pensare che possano giocare titolari uno al fianco dell’altro. Di conseguenza, Cutrone è da considerare alla stregua di un titolare low cost che giocherà tanto e potrebbe portare soddisfazioni, come già successo contro l’Atalanta sabato scorso.
L’infortunio di Ondrejka conduce a due piste diverse. Da un lato, il ceco resterà fuori per tanto tempo e ha reso sostanzialmente impossibile pensare ad un 3-4-3. Dall’altro, però, darà più spazio ad Almqvist e Oristanio, calciatori di caratteristiche e approcci diversi. Lo svedese può giocare o come punta al fianco di Pellegrino, entrando in ballottaggio con Cutrone, o come trequartista ma solo in caso di 3-4-2-1. Difficile pensare ad Almqvist in veste di unico “numero 10”, considerando le sue doti di dribbling e l’abilità di giocare sulla fascia che lo caratterizzano. Oristanio, invece, è un fantasista vero e proprio: anche lui si candida a seconda punta in caso di 3-5-2, che in tale occasione sarebbe più un 3-5-1-1, ma il ruolo in cui lo vedremo quasi sempre sarà quello di gancio tra mediana e attacco. Che sia 3-4-1-2 o 3-4-2-1, lui sarà dietro le due punte.
Molto dipenderà anche da come Cuesta deciderà di impostare la mediana: non è follia pensare che addirittura Oristanio possa essere arretrato in mediana in alcune situazioni di partita in cui il Parma necessità di più qualità e meno fisicità già dal cerchio di centrocampo.
Infine, Benedyczak, sostanzialmente jolly che parte dietro a tutti nelle gerarchie ma è in grado di ricoprire diversi ruoli: il suo fisico lo suggerisce come ottimo prima punta, ma il suo ruolo naturale è quello di esterno o seconda punta. Sarà una sorta di fotocopia di Almqvist.