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Napoli-Girona 0-2: infortuni e sconfitta, male per gli azzurri

Politano Napoli Girona
Getty Images

Prima sconfitta e tante altre note negative, su cui lavorare: Napoli-Girona è una doccia fredda per gli uomini di Conte, che cedono agli spagnoli e perdono Mazzocchi. Una partita che si mette male sin da subito, con l’errore di Meret che favorisce la rete di van de Beek e spezza le gambe al Napoli, dopo un ottimo inizio. Gli azzurri faticano a ritrovare la forma, dopo 20′ di grande calcio, ed il Girona le approfitta. Gli spagnoli si rendono pericolosi in altre occasioni, pur senza riuscire a sfondare le difese di un Napoli comunque organizzato difensivamente.

Al 56′, poi, Mazzocchi si accascia a terra per un problema alla caviglia. Inutili i tentativi dello staff medico: il laterale lascia il campo con l’aiuto dei sanitari. La gara si incattivisce e il Girona riesce a muoversi bene nel mix di agonismo e pioggia che invade il campo. All’83’, Villa Suarez brucia sul tempo Meret in uscita e timbra il raddoppio.

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Napoli-Girona: Raspadori prima punta

Il 3-4-2-1 di Antonio Conte, ormai modulo confermato in casa Napoli, si realizza con quelli che saranno presumibilmente i titolarissimi. Meret va tra i pali, con Di Lorenzo, Buongiorno e Rrhamani in difesa. Fasce protette da Mazzocchi e Spinazzola, con Lobotka e Zambo Anguissa al centro del campo. Attacco con Kvaratskhelia e Politano alle spalle dell’unica punta Raspadori. Proprio il ruolo di 9, ora come ora, è la posizione su cui rimangono più dubbi, vista la situazione Osimhen e il colpo Lukaku che non si è ancora concretizzato.

Al 57′ il primo cambio del Napoli, con Zerbin che subentra a Mazzocchi. Al 75′ dentro Simone e Rafa Marin per Raspadori e Spinazzola. Mentre ad 1′ dalla fine, Conte richiama Politano per dare spazio a Ngonge.

Napoli-Girona: la squadra cresce

Nonostante il brutto risultato, Conte può estrarre anche segnali positivi dall’amichevole di oggi. Innanzitutto, l’ormai completezza della rosa, a cui manca solo il tanto atteso centravanti. Il tecnico degli azzurri, però, ha trovato la quadra tecnica. Si confermano fondamentali gli spunti dei due esterni di centrocampo, molto propositivi e votati all’attacco, con cross e tagli pericolosi in zona gol.

I due trequartisti sono degli attaccanti azzurri, solide certezze sia dalla distanza (soprattutto Politano), che in dribbling e percussione 8Kvara e Ngonge). L’attaccante gioca molto spalle alla porta e aiuta tanto in fase di costruzione. Difensivi aggressivi in fase di non-possesso e utili nella costruzione dal basso.

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