Juventus-Danilo, situazione in stallo ed il Napoli attende: gli aggiornamenti sull’intreccio di mercato
La vicenda tra Danilo e la Juventus, in realtà, è un trio che fatica a mettersi in moto. Il difensore brasiliano, in scadenza con i bianconeri a fine giugno, è in rotta con il club. Thiago Motta lo ha messo praticamente alla porta ed il Napoli lo segue con interesse, come rinforzo per la difesa. Tuttavia, tra il club bianconero ed il calciatore ci sono ancora delle incomprensioni di natura economica.
Nicolò Schira informa, infatti, che il brasiliano abbia chiesto il pagamento di una cifra pari al suo intero stipendio come buonuscita per estromettere il suo ingaggio dal bilancio della Juventus. Mentre la Juventus si oppone e prova a muoversi a cifre più basse. Il Napoli resta in attesa con la consapevolezza che, tra Manna e Danilo, c’è un accordo solo da ratificare. Ma anche che prolungare l’attesa potrebbe essere controproducente per gli equilibri della formazione azzurra.
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Danilo-Juventus: risoluzione immediata o permanenza fino a giugno
La situazione di stallo tra Danilo e la Juventus poggia su un flebile equilibrio che può rompersi molto facilmente ma, al contempo, difficilmente vedrà una delle due fazioni mollare del tutto la presa. Il discorso economico la fa da padrone perché, da un lato, la Juventus andrebbe a perdere un ingaggio pesante e un calciatore che non rientra nel progetto e potrebbe reinvestire gli stessi soldi per un profilo giovane e futuribile e, dall’altro, il calciatore sa che, a quasi 34 anni, è all’ultimo grande contratto della carriera e difficilmente incasserà dal Napoli le stesse cifre.
Per questo motivo, attualmente le strade percorribili sono due. O Danilo riuscirà ad ottenere la risoluzione e si accaserà al Napoli con un contratto già pronto e solo da firmare. Oppure, si andrà verso la permanenza fino a fine stagione. Una soluzione che penalizzerebbe entrambi, ma che permetterebbe di non perdere sul punto di vista economico. Il Napoli, in questo caso, resterebbe beffata. Se non altro perché il caso potrebbe sbloccarsi in qualsiasi momento e potrebbe essere prolungato fino al 3 febbraio. In quel caso, però, agli azzurri l’onere di cautelarsi in qualche modo, chiudendo eventualmente per altri profili.