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Fiorentina, Gudmundsson: “Sono quasi al top della forma. Io e Kean? Ecco chi è il rigorista”

Gudmundsson, l'intervista utile al Fantacalcio
Getty Images

Albert Gudmudnsson ci ha messo pochissimo a diventare la nuova stella della Fiorentina. Da quando ha messo piede in campo, la squadra allenata da Raffaele Palladino ha iniziato a collezionare risultati. Un caso? Diremmo proprio di no. È un talento immenso, un fantasista di primo livello. Peccato la Serie A e il Fantacalcio se lo stiano godendo non più giovanissimo. Ma bisogna accontentarsi e anzi aspettarsi il meglio dall’islandese.

Passati i guai fisici, e anche quelli giudiziari, Gudmundsson sta avendo spazio e tempo per dimostrare tutto il suo valore. In poco tempo si è preso titolarità e anche il podio sui calci piazzati. Lecito per Palladino aver fatto queste scelte, che stanno ripagando anche tutta la fiducia dei fantallenatori. Intanto, Albert ha rilasciato un’intervista che può dare ulteriori indizi per il Fantacalcio. A La Repubblica ha toccato temi cruciali, tra cui il rapporto con Kean ma anche la mancanza che sente degli ex compagni all’AZ, oggi in Serie A ma rivali.

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Gud ha innanzitutto parlato del compagno di reparto Moise Kean. I due possono ovviamente coesistere perfettamente, come abbiamo visto nelle ultime uscite. Il loro rapporto è perfetto ha spiegato l’islandese: “Con Kean c’è feeling, dentro e fuori dal campo. Mi fa ascoltare la sua musica, mi piace. È un giocatore fortissimo e ha ancora tanto potenziale per giocare ad alti livelli. Insieme potremo fare un’ottima stagione”.

Focus cruciale sui rigori. Chi li batte, lui o Kean? Grande rispetto da parte di Gudmundsson: “È chiaro che sono io il primo rigorista ma se se la sente, può tirarlo anche lui. Siamo qui per vincere e il nostro obiettivo è solo questo. Per me non è importante chi segna. Mi interessa soltanto la vittoria”.

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Bello il focus di Albert sul suo ruolo in campo e sul rapporto con Palladino“Mi piace avere la libertà ma credo di potermi esprimere bene anche in una squadra che segue uno schema o una struttura di base. Se l’allenatore vuole che io faccia qualcosa, lo faccio perché sono sicuro che cercherà il meglio non solo per me ma per tutta la squadra. Palladino è un grande, prima di ogni gara mi dice di incidere e di esprimermi al massimo. Vengo da un piccolo infortunio prima del mio trasferimento a Firenze: lavoro ogni giorno per arrivare al top e sento che sono vicino”.

Infine, Gudmundsson ha concluso spiegando chi sono i calciatori di Serie A con cui ha già giocato e che apprezza molto. Fantastica la frase su Josep Martinez, ex compagno al Genoa e oggi portiere all‘Inter“Ho giocato sia con Koopmeiners che con Reijnders. Avevamo un ottimo centrocampo all’AZ Alkmaar e noi tre eravamo al top. Sono ottimi interpreti, mi manca giocare con loro. Ma siamo ancora in contatto e siamo tutti molto amici. Nella Fiorentina De Gea è un fenomeno ma so come batterlo su rigore. Tutte le notti, invece, sogno come far gol a Josep Martínez”.

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